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Terre di grande espressività con vini dagli aromi creati da diverse montagne e incontro con brezze marine primaverili accanto a inverni con grandi escursioni termiche.

Abruzzo e Molise

Terre di grande espressività con vini dagli aromi creati da diverse montagne e incontro con brezze marine primaverili accanto a inverni con grandi escursioni termiche.

Vitigni

I rossi Montepulciano e Aglianico, diffusi anche nelle regioni confinanti e il locale sorprendente Tintilia. I bianche Falanghina, Bombino e Greco Bianco.

Terra aspra, montagnosa, con gusti dei vini molto diversi dalla corrente trainante internazionale. Un'espressività per chi vuole un'esperienza di gusti e territori selvaggi molto diversa dal solito.

Calabria

Terra aspra, montagnosa, con gusti dei vini molto diversi dalla corrente trainante internazionale. Un’espressività per chi vuole un’esperienza di gusti e territori selvaggi molto diversa dal solito.

Vitigni

Magliocco, Gaglioppo, Greco nero, Cirò. E i bianchi Greco e Guernaccia

Molti tratti comuni di queste terre tra montagne e colline, brezze marine che mitigano gli inverni e terreni minerali del Vesuvio che creano vini ricchi di sali e aromi inaspettati.

Campania e Basilicata

Molti tratti comuni di queste terre tra montagne e colline, brezze marine che mitigano gli inverni e terreni minerali del Vesuvio che creano vini ricchi di sali e aromi inaspettati.

Vitigni

L’Aglianico mitico potente che parte dal mare e arriva fino alle montagne del Vulture. Poi bianchi profumati e persistenti, con alcol e glicerina che compensano una sapidità esagerata: la modaiola Falanghina o l’antico vitigno dimenticato ed ora riscoperto come il Caprettone

Emilia Romagna. Storicamente vini abbordabili, piacevoli, economici. Qui ci sono le sedi delle cantine italiane più grandi, con grande spirito cooperativo e di lavoro condiviso.

Emilia Romagna

Emilia Romagna. Storicamente vini abbordabili, piacevoli, economici. Qui ci sono le sedi delle cantine italiane più grandi, con grande spirito cooperativo e di lavoro condiviso.

Vitigni

Il Lambrusco, ma anche il diffuso localmente Albana  e il Sangiovese, qui in un clone diverso dal Toscano.

Al confine con Austria e Slovenia troviamo le realtà etnico-linguistiche del continente europeo: latina, slava e germanica, le cui diverse identità storico-culturali nei secoli hanno alternato conflitto e dialogo.

Friuli e Trentino

Al confine con Austria e Slovenia troviamo le realtà etnico-linguistiche del continente europeo: latina, slava e germanica, le cui diverse identità storico-culturali nei secoli hanno alternato conflitto e dialogo.

Vitigni

Chardonnay in Trentino per le bollicine del metodo classico, ma anche i locali Nosiola, Marzemino e Teroldego. E poi il profumato Gewurtztraminer e l’originale Moscato Rosa.
In Friuli il bianco Friulano, molto diffuso in loco. Così come la Malvasia Istriana e la trendy Ribolla Gialla. Poi il rosso Refosco e lo schipppettino vini spesso più spostati verso le durezze minerali delle montagne o le freschezze acidule, per i rossi accanto a un tannino che si fa sentire, un po’ come i nebbioli piemontesi.

Grande attenzione al rapporto qualità-prezzo per questi vini, un'attenzione alla valorizzazione dei vitigni locali che sono cresciuti moltissimo nel nostro millennio.

Lazio

Grande attenzione al rapporto qualità-prezzo per questi vini, un’attenzione alla valorizzazione dei vitigni locali che sono cresciuti moltissimo nel nostro millennio.

Vitigni

Cesanese e  Malvasia del Lazio  gli emergenti rossi con  lo storico Montepulciano tipico di tutto il centro Italia. Trebbiano Toscano, Malvasia di Candia, Bellone  e Grechetto i bianchi rappresentativi

Anche qui, come in Val d'Aosta, Valtellina e diverse altre zone ripide italiane, la viticoltura eroica. Quindi muretti a secco per tenere il terreno dalle sempre più frequenti alluvioni e grande passione e fatiche per lavorare su pendenze di queste montagne, gli Appennini, che non sono meno difficili delle Alpi.

Liguria

Anche qui, come in Val d’Aosta, Valtellina e diverse altre zone ripide italiane, la viticoltura eroica. Quindi muretti a secco per tenere il terreno dalle sempre più frequenti alluvioni e grande passione e fatiche per lavorare su pendenze di queste montagne, gli Appennini, che non sono meno difficili delle Alpi.

Vitigni

Verso la Francia, che qui si definisce come ‘il Ponente’ pensando proprio al movimento del sole, il famoso Pigato, bianco.
Verso la Toscana, nel Levante l’interessante Pollera Nera, piccoli acini, grappoli grandi e bucce sottili. E per il famoso Sciacchetrà delle cinque Terre i bianchi Vermentino, Bosco e Albarola

Terra di bollicine, e solo bollicine di alta qualità.Come si fanno? Col Metodo Classico, cioè la rifermentazione in bottiglia dove l'aggiunta calibrata di zuccheri e lieviti bottiglia per bottiglia con lunga pazienza di affinamento crea aromi e gusti secchi, freschi e persistenti.

Lombardia

Terra di bollicine, e solo bollicine di alta qualità.Come si fanno? Col Metodo Classico, cioè la rifermentazione in bottiglia dove l’aggiunta calibrata di zuccheri e lieviti bottiglia per bottiglia con lunga pazienza di affinamento crea aromi e gusti secchi, freschi e persistenti.

Vitigni

Internazionali per la rifermentazione in bottiglia che crea le bolle di Franciacorta, Pinot Nero, Chardonnay, mentre sotto le montagne della Valtellina le uve sono le stesse delle Langhe, il Nebbiolo che qui si chiama Chiavennasca, ma i gusti sono diversi, i colori più chiari, granati, aranciati.

Colline meravigliose, la zona di Jesi con una delle Cantine più grandi al mondo per aggregazione di 1.200 contadini piccoli proprietari. Ma anche mare e montagne a un passo dalle grandi città di nord e cetro Italia con una natura incontaminata.

Marche

Colline meravigliose, la zona di Jesi con una delle Cantine più grandi al mondo per aggregazione di 1.200 contadini piccoli proprietari. Ma anche mare e montagne a un passo dalle grandi città di nord e cetro Italia con una natura incontaminata.

Vitigni

Il Verdicchio che ha dato l’origine ai vini bianchi più premiati d’Italia

Andando verso la Francia, la nostra sorella riconosciuta con noi a livello internazionale ai vertici di qualità vinicola, partendo da Milano e rimanendo sotto Torino, la prima capitale d'Italia, troviamo il Monferrato, poi il Roero e infine le Langhe.

Piemonte

Andando verso la Francia, la nostra sorella riconosciuta con noi a livello internazionale ai vertici di qualità vinicola, partendo da Milano e rimanendo sotto Torino, la prima capitale d’Italia, troviamo il Monferrato, poi il Roero e infine le Langhe.

Vitigni

Nebbiolo verso la Francia, Barbera più in qua’, lo troviamo infatti nel lombardo Oltrepò Pavese e nei colli piacentini. Uno storico bianco che crea il mitico Moscato. Poi rossi più immediati e fruttati, anche frizzanti come la Freisa.

Puglia. Un tempo vini grezzi, alcolici, spesso vini da taglio per il nord. Ora tante aziende qualitative, molte anche con prezzi abbordabili e vini profumati, piacevoli. Una produzione molto ampia e una presenza internazionale in grande crescita.

Puglia

Puglia. Un tempo vini grezzi, alcolici, spesso vini da taglio per il nord. Ora tante aziende qualitative, molte anche con prezzi abbordabili e vini profumati, piacevoli. Una produzione molto ampia e una presenza internazionale in grande crescita.

Vitigni

Al nord foggiano Nero di Troia, Negramaro. Poi il profumato e delicato bombino bianco. Più giù il Primitivo.

Coltivazione, antica, ma grazie ad uno scambio culturale attivo con Toscana, Francia e soprattutto Piemonte alcune zone come la centrale Ogliastra e la nordica Gallura hanno sviluppato aziende a partecipazione di imprenditori del continente.

Sardegna

Coltivazione, antica, ma grazie ad uno scambio culturale attivo con Toscana, Francia e soprattutto Piemonte alcune zone come la centrale Ogliastra e la nordica Gallura hanno sviluppato aziende a partecipazione di imprenditori del continente.

Vitigni

I rossi Cannonau, Monica, Carignano, Malvasia Nera e Bovale.
I bianchi Vermentino, Vernaccia.

Sicilia. Insieme al fenomeno Prosecco, che identifica un successo planetario unico nel mondo del vino del nuovo millennio, la nostra isola più a sud rappresenta la scoperta più sorprendente: un miglioramento dalle tecniche agronomiche a quelle in cantina.

Sicilia

Sicilia. Insieme al fenomeno Prosecco, che identifica un successo planetario unico nel mondo del vino del nuovo millennio, la nostra isola più a sud rappresenta la scoperta più sorprendente: un miglioramento dalle tecniche agronomiche a quelle in cantina.

Vitigni

Il Grillo, bianco dal colore intenso, potente persistente. Il rosso Perricone, un autoctono originale, ma anche il Frappato e il più conosciuto Nero d’Avola. E lo zibibbo, famoso per i passiti di Pantelleria

Morfologia collinare, terre aspre e boschive come tannici e astringenti i suoi vini. Molta natura, turismo più spirituale e naturalistico.

Umbria

Morfologia collinare, terre aspre e boschive come tannici e astringenti i suoi vini. Molta natura, turismo più spirituale e naturalistico.

Vitigni

Sagrantino, rosso, aspro.

La Toscana col Piemonte è la regina del nostro prestigio mondiale. Come a nord ovest abbiamo preso l'influsso delle grandi Mason francese, qui sono i nobili locali che già un secolo fa volevano produrre alta qualità nelle tecniche enologiche.

Toscana

La Toscana col Piemonte è la regina del nostro prestigio mondiale. Come a nord ovest abbiamo preso l’influsso delle grandi Mason francese, qui sono i nobili locali che già un secolo fa volevano produrre alta qualità nelle tecniche enologiche.

Vitigni

Tutti col vitigno autoctono Sangiovese i vini storici come il Brunello, taglio bordolese ossia Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon i Supertuscan della zona ovest.

Piccola valle, al confine col meraviglioso Piemonte e la mitica Francia, da cui derivano tecniche di coltivazione, vitigni e tradizione secolare. Ma qui abbiamo la viticoltura eroica, come in Valtellina. Terrazzamenti che richiedono tanto lavoro e complessità nel trovare nuove generazioni a sopportare l'incertezza del futuro accanto alla garanzia delle fatiche.

Valle d'Aosta

Piccola valle, al confine col meraviglioso Piemonte e la mitica Francia, da cui derivano tecniche di coltivazione, vitigni e tradizione secolare. Ma qui abbiamo la viticoltura eroica, come in Valtellina. Terrazzamenti che richiedono tanto lavoro e complessità nel trovare nuove generazioni a sopportare l’incertezza del futuro accanto alla garanzia delle fatiche.

Vitigni

I rossi Petit Rouge, Prëmetta e il Fumin. I bianchi Prié Blanc, Mayolet, e anche il Roussin e il Vuillermin.

Accanto all'antica città di Verona, terra nelle fantasie dell'amore di Romeo e Giulietta, la Valpolicella, una delle aree emergenti del panorama enologico italiano, dedita alla viticoltura sin dall’antichità, come conferma l'etimologia del suo stesso nome: "val polis cellae", " valle delle molte cantine". Qui un vino dolce, il Recioto, un anno viene dimenticato nel processo di fermentazione e tutto lo zucchero si trasforma in alcol. Così nasce l'Amarone, il nome arriva proprio dalla differenza dal vino dolce da cui prende nascita.

Veneto

Accanto all’antica città di Verona, terra nelle fantasie dell’amore di Romeo e Giulietta, la Valpolicella, una delle aree emergenti del panorama enologico italiano, dedita alla viticoltura sin dall’antichità, come conferma l’etimologia del suo stesso nome: “val polis cellae”, ” valle delle molte cantine”. Qui un vino dolce, il Recioto, un anno viene dimenticato nel processo di fermentazione e tutto lo zucchero si trasforma in alcol. Così nasce l’Amarone, il nome arriva proprio dalla differenza dal vino dolce da cui prende nascita.

Vitigni

Rossi, autoctoni, antichi in basso: Corvina, Corvinone e Rondinella.
La bianca Glera e quella tipica delle bollicine verso est.
Ma anche tanti internazionali: Merlot, Cabernet e il bianco Chardonnay